Vivarini: «Fondamentale l'aspetto caratteriale»
Vigilia di campionato per l'SSC Bari di mister Vivarini
Alla vigilia della seconda trasferta consecutiva, mister Vivarini mette in guardia il suo Bari dalla sfida contro la Paganese:
«Faremo visita ad una Paganese imbattuta in casa, che tra le mura amiche sa trasformarsi. Anche le condizioni meteo non saranno favorevoli, ma stiamo curando tutti i particolari. Abbiamo lavorato tanto in settimana, analizzato pregi e difetti, parlato molto ai ragazzi. Hamlili e Scavone non sono al 100%, ma pur sempre disponibili. Il nostro centrocampo, al di là dei disponibili, è in evoluzione, cercheremo di tirare fuori il meglio. Dovremo andare in campo con personalità; il 4-3-1-2 ci ha dato risposte positive, anche se è normale ci sia ancora qualcosa da affinare, magari nell’ultimo passaggio, ma le potenzialità sono alte. Abbiamo anche la variante 3-5-2; non ci sono titolari in un campionato come questo, per di più con le cinque sostituzioni; le scelte sono fatte anche in base a come si vuole approcciare il match. Per noi, in casa o fuori, deve essere la stessa cosa, bisogna puntare sempre al massimo. Sotto l’aspetto caratteriale dobbiamo aumentare i giri, per me è fondamentale per ottenere i risultati. Non vedo ancora la continuità che vorrei, il campionato è lunghissimo; cerchiamo di essere competitivi fino alla fine, dimostrando, sin da Pagani, di poter puntare al risultato pieno.
Schiavone? Il suo ruolo naturale è il play, ma mi ha sorpreso e smentito sul piano della corsa; può fare benissimo la mezzala portando qualità in quella zona di campo.
Corazza? Mal interpretate le mie parole; il discorso era ampio e partiva dall'analisi che al Bari, per 2-3 partite, sono mancati per infortunio tre giocatori a centrocampo. Assolutamente non ho mai augurato nulla a nessuno, non è nella mia natura e chi mi conosce lo sa bene. Corazza lo conosco sin dai tempi del Portogruaro, lo avevo anche segnalato perchè ritenevo avesse tutto per fare una grande carriera; gli auguro di arrivare in Serie A. Si parlava de Bari, non della Reggina; se uno prende solo tre parole c'è il rischio di mal interpretare. Il fulcro del discorso non era augurare infortuni agli avversari, ma sottolineare che quello che è successo al nostro centrocampo, cose che nel calcio possono capitare.
Campionato che rischia di essere falsato? Siamo abituati al fatto che possano esserci situazioni come quelle del Rieti, è chiaro che possa falsare un po’ le cose perché chi ci ha perso i punti è danneggiato. Ma purtroppo non si puo fare nulla, solo scendere in campo e continuare il proprio percorso».