Frattali: «A Pagani una dimostrazione di forza»

19/11/2019

«La partita più importante è sempre la prossima»

Ancora un clean sheet per il numero ‘1’ biancorosso Pierluigi Frattali che anche a Pagani ha mantenuto immacolata porta e divisa:

«Il mio obiettivo è sempre quello di non prendere gol; giocare per una Società gloriosa, importante, una squadra di vertice, comporta subire poche situazioni pericolose, ma bisogna sempre essere pronti. Spesso anche non subendo tiri in porta, il dispendio di energie mentali è altissimo, non puoi mai abbassare la guardia. Quando non si parla del portiere vuol dire che non sta facendo danni (e ride). In campo bisogna sempre dimostrare; a volte anche la fortuna gioca un ruolo fondamentale. 

Noi stiamo facendo il nostro percorso, ovvio che abbiamo l’ambizione è arrivare davanti, ma al momento la Reggina sta facendo un gran campionato e le vanno fatti i complimenti. Pensiamo solo a noi, a fare più punti possibili fino a Natale poi, nel girone di ritorno, sarà un campionato diverso. Ma se non facciamo il nostro, non ha senso fare discorsi.

Il Mister si è rivelato allenatore di altra categoria, ha portato equilibrio, da indicazioni precise, tutti sanno nel dettaglio cosa fare durante il match; confermo quello che si percepisce quando affronti le sue squadre. Quando ci siamo attenuti alle sue indicazioni i risultati sono arrivati.

A Pagani vittoria fondamentale? Penso di si, le vittorie non sono mai agevoli ed a Pagani era un banco di prova importante; se nessuno ci aveva vinto prima di noi, un motivo ci sarà stato. Il campo non era messo bene, un ulteriore ostacolo per una squadra come la nostra, che ama il gioco, con un elevato tasso tecnico; abbiamo dimostrato voglia e carattere. Stiamo crescendo partita dopo partita; ritengo che ad oggi, una gara come quella di Avellino, l’avremmo portata a casa. E’ stata una dimostrazione di forza, possiamo vincere contro tutti, sta a noi. Ritengo comunque che la partita più importante sia sempre la prossima. 

Domenica arriva il Teramo di Tedino, contro il suo Pordenone ricordo una gara difficile, con tanti interventi, parai anche due rigori. Teramo squadra di qualità, ma noi, a prescindere dall’avversario, dobbiamo puntare a vincere e portare a casa punti.

Per esperienza avere una buona fase difensiva aiuta, con i nostri giocatori i gol arrivano, non prendendoli si vince. Nella mia carriera non ho mai mollato, anche ripartendo dalla C2 a 26 anni risalendo fino all'esordio in A a 33 anni. Tra i momenti più brutti non posso che mettere la scomparsa del mio amico Piermario Morosini, una perdita incolmabile, una persona così non può essere dimenticata».

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