25/10/2018

Piovanello: «Siamo un gruppo molto unito, speriamo di dare grandi soddisfazioni a questo Bari»

Due battute d’arresto, che devono servire da monito e da sprone per migliorare, a partire dalla sfida interna contro il Locri, secondo in classifica.

Enrico Piovanello non ha dubbi: «Noi siamo concentrati, pronti per questa partita, ovvio che i due pareggi sono amari per i tifosi, ma possono capitare. Noi ci mettiamo tutto, la squadra è pronta. Il mister è soddisfatto, l’ultimo pareggio su un campo brutto può capitare. Però ovvio che i tifosi siano amareggiati, noi siamo concentrati e sul pezzo per portar su il Bari».

Il classe 2000, primo Millennial della storia del Bari (ad aver segnato) e del Padova (ad aver debuttato), società dalla quale è in prestito, pensa in grande e magari spera di ripercorrere le orme di Alex Del Piero: «Quando ho debuttato col Padova ho pensato a questo parallelismo. Con Fulvio Simonini, responsabile del settore giovanile patavino, ho un grandissimo rapporto, mi ha dato la forza per diventare un giocatore di calcio. Il Bari è un’ottima prospettiva, una grande società, soprattutto per noi giovani. E noi vogliamo aiutare anche la città a tirar su questo Bari. Intanto ho già fatto gol e sono contentissimo. Io non penso alla mia età e alla regola degli under, io dò tutto in allenamento cercando di giocare poi la partita».

Il presente si chiama Bari: «Primi mesi belli a Bari, ho conosciuto nuove persone, nuovi compagni, giocatori fantastici. Mi piace molto il clima del sud, a ottobre ci sono ancora 20 gradi. Si sta bene. Sono stato in centro città, ho fatto un giro. Per il resto siamo un gruppo molto unito, speriamo di dare grandi soddisfazioni a questo Bari. Ho saltato la prima uscita perché stavo metabolizzando questo nuovo ruolo come mezzala. Mi sono adattato e il mister mi ha dato quest’occasione, già alla seconda giornata ho fatto gol. Posso fare sia l’esterno d’attacco a destra sia la mezz’ala sinistra. Spero di farli bene».

Domenica a Marsala un pareggio da analizzare senza frenesia: «In Sicilia ho sfiorato il gol. Ci ripenso, potevo segnare e dare un aiuto alla squadra, ma ci può stare. Serve essere più concentrati, perché la palla rimbalza male. Ho sempre giocato col Padova su bei campi, per fortuna. Ma anche se il campo è brutto, dobbiamo dare il meglio di noi. Ovvio che le altre squadre danno la vita quando giocano contro di noi. Mentalmente dobbiamo essere superiori, gli avversari mettono tutto, ma noi dobbiamo essere ancora più forti delle loro motivazioni extra. Secondo me, deve venir fuori la differenza a livello di under, tra noi e le altre squadre. Alcuni nostri under hanno segnato, poi ad esempio c’è Aloisi che è molto bravo e mette bellissimi cross. Siamo under forti».

La squadra, intanto, sa dove migliorare: «È normale non essere totalmente fluidi perché ci alleniamo assieme da un mese, solo ora iniziamo a conoscerci, intanto speriamo di vincere domenica. Il gruppo è il punto di forza. Siamo uniti. Dobbiamo limare il gioco, che ancora a tratti manca. Ma ripeto, ci conosciamo solo da un mese, ci stiamo lavorando, sicuramente nelle prossime partite vedremo miglioramenti».

Chi è Piovanello fuori dal campo? «Un ragazzo timido, che dà tutto per il calcio, m'impegno solo per il calcio. Vado anche a scuola a Bari, frequento il liceo scientifico sportivo del “Di Cagno”, vado bene. Come ogni ragazzo, l’obiettivo è giocare in grandi categorie e in A, se ci fosse l’opportunità sarebbe un sogno. Magari col Bari».

Un diciassettenne con tante chiocce: «Brienza è una persona splendida, un grandissimo giocatore e mi dà una grande mano durante gli allenamenti. Lo ringrazio per questo. Ma tutti i più grandi in generale mi danno una mano e li ringrazio. In linea generale m'ispiro a Messi, però è grande avere in squadra Ciccio».

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