17/11/2018

Cornacchini: «Stiamo facendo bene e dovremo continuare su questa strada»

L’undicesima giornata mette di fronte due squadre ancora imbattute in questo campionato, ma Giovanni Cornacchini non si lascia influenzare: «Sono partite come tutte le altre, da affrontare nella maniera giusta. Se ci riusciamo, se siamo concentrati, mi auguro che non ci saranno problemi. La Palmese è insidiosa, visti i risultati e i pochi gol subiti. Nelle difficoltà le squadre si compattano, sarà sempre così. Dovremo essere presenti, attenti, sereni. Stiamo facendo bene e dovremo continuare su questa strada. Abbiamo visto le loro partite. Mi sembra una squadra giovane, tranne 2-3 giocatori più esperti. Dal punto di vista della voglia e della corsa sono attrezzati. Bisogna affrontarla nella maniera giusta, dobbiamo fare meglio delle altre volte. Dovremo essere bravi con tutta la squadra, i gol si fanno in tante maniere. Conosciamo le loro qualità, hanno uno -due giocatori davanti che lavorano nell’attacco alla profondità, dobbiamo fare attenzione che non saltino la prima linea di pressing».

I tre pareggi arrivati fino ad oggi sono arrivati lo schema 4-3-3, una casualità?
«Non è questione di moduli. Esaminiamo domenica scorsa. Non è stata una partita eccezionale, non abbiamo rischiato, gli episodi fanno la differenza. È l’atteggiamento che incide, vinci se lo hai giusto. Fai delle scelte, non possono giocare tutti, cerchi di capire quale sia la soluzione migliore. Ritengo sia ingiusto partire con un modulo e continuare se vedi che non vinci le partite. Preparando il cambio durante la settimana, puoi adottarlo se hai una squadra evoluta, di giocatori forti. Se hai una squadra scarsa, devi solo sperare che le cose vadano bene con un unico modulo. Non è il caso nostro. I miei ragazzi sanno anche cambiare l’assetto in corsa, per me è la cosa giusta. I terzini? Turi è un centrale adattato a destra, sta facendo molto bene. Abbiamo avuto qualche problema con i giovani. Aloisi, prima del suo infortunio, mi sembrava uno che per caratteristiche spingesse».

Sono maturi i tempi per vedere tutti i big contemporaneamente in attacco?
«No, ci vuole equilibrio. Simeri e Pozzebon, ad esempio, possono coesistere, anche se a entrambi piace giocare da prime punte. Giocando assieme devono fare una corsa diversa. Ma con l’applicazione, la voglia, ci può arrivare a giocare anche in quella maniera».

Mancanza di prolificità a Castrovillari?
«Il gol lo fai se lo hai dentro. Si può lavorare per arrivare a segnare, poi è la qualità del giocatore che incide sotto porta. È stata una gara ostica agonisticamente, contro una squadra preparata e attrezzata. Si può migliorare su tutto, non ero contento del risultato, ma della prestazione sì. Non aver vinto mercoledì mi ha dato fastidio, l‘episodio del rigore è una situazione da evitare. La squadra sta facendo bene, non posso dire niente».

Il Bari è una squadra nervosa?
«Se la squadra è nervosa, sono felice. Non devono avere isterismi, serve equilibro. Chiaro è che non dobbiamo cadere in provocazioni, com’è successo ad Acireale, lì abbiamo sbagliato».

«Cornacchini e Scala stanno svolgendo un grande lavoro», queste le dichiarazioni del Presidente De Laurentiis poche ore fa.
«Le cose migliori mi escono quando vengo criticato. Nella difficoltà, devi essere attento ai particolari. Quando le cose vanno bene, uno anche inconsciamente molla un po’. Preferisco essere criticato, per essere sul pezzo e avere voglia di reagire. Anche i complimenti però mi fanno bene (ride, ndr). Con lui abbiamo un rapporto buonissimo, lo sento, è un ottimo Presidente».

Intervenire sul mercato a centrocampo?
«Sono contento dei giocatori che abbiamo, non ho intenzione di chiedere altro. Come caratteristiche il playmaker non c’è. Giochiamo con due mediani. Sono felice del centrocampo che ho. Non sono aziendalista, sono realista. La società sa se deve e come intervenire. Hamlili è un giocatore importantissimo, lo avevo già allenato e ho il piacere di riallenarlo. Può fare categorie migliori di quelle che ha già fatto. Per me è fondamentale, con qualità importanti, come tutti gli altri».

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